Seppur etimologicamente la parola “breve” potrebbe erroneamente rimandare all’idea di essere una terapia volta a non scavare nel profondo e ad essere tendenzialmente superficiale, il senso di tale aggettivo è volto a indicare che il cambiamento avviene in tempi brevi, quindi in una media di dieci sedute. Ovviamente non è assoluto come concetto, visto che ogni terapia è costruita ad hoc, ma si registra una sorta di giovamento già a partire delle primissime sedute.
Il termine “strategico” riconduce al concetto di “applicare una strategia al fine di raggiungere un determinato obiettivo”: già dalla prima seduta si lavora sugli obiettivi del paziente e questo permette al professionista di mettere in atto sin da subito strategie e tecniche comunicative o prescrittive per raggiungerli.
La base di questo approccio si fonda sul problem solving strategico, una modalità che permettere al paziente di individuare il problema, conoscerlo, visualizzandolo e concretizzandolo e che porterà al terapeuta già moltissimo materiale per impostare la strategia più consona per giungere all’obiettivo. Ed è proprio secondo questa prospettiva che è essenziale ricordare l’importanza assoluta della prima seduta, dove il terapeuta dovrà cogliere più elementi possibili per rendere la terapia efficiente ed efficace.>/p>
La definizione del problema è indubbiamente molto utile per andare a riconoscere le cosiddette “tentate soluzioni” ovvero tutti quei comportamenti che il paziente ha messo in atto fino a quel momento per uscire da quella situazione problematica.
Per spiegare questo concetto potrebbe essere utile fare un esempio. Se un paziente avesse paura di salire su un ascensore è lecito pensare che ad un certo punto smetterà di utilizzarlo scegliendo il meccanismo dell’“evitamento” che produrrà un iniziale senso di sollievo ma alla lunga anche un senso di incapacità, perché il problema è risolto, ed una seguente percezione invalidante. La paura dell’ascensore ha quindi lasciato spazio ad una costruzione ideale intorno alla sua paura, la quale verrà involontariamente nutrita. Il risultato sarà la paura della paura.
Senza dubbio, la perpetua ripetizione di questi tentativi fallimentari non faranno che ingigantire il problema ed è quindi compito del terapeuta breve strategico andare ad analizzare queste soluzioni al fine di crearne altre alternative.